Quando il gioco è arte: l’origine del mimo
Moltissimi bambini si divertono, senza saperlo, praticando un “gioco artistico” di altissimo valore. Stiamo parlando del mimo naturalmente, intrattenimento teatrale nato in Grecia, ma portato al successo dall’Antica Roma. Nei teatri greci, i mimi non erano altro che degli intermezzi tra un tempo e l’altro di una tragedia, o tra una commedia e l’altra. A Roma, quando il vecchio stile teatrale cominciò ad annoiare i cittadini che non riempivano più le arene, il mimo venne rivalutato, per mano di Decimo Laberio e Publilio Siro, che ne mantennero le connotazioni satiriche, pur trasformandolo in un’alta espressione artistica. Se ci pensate un attimo (o se provate a mimare qualcosa) vi renderete conto che non si tratta affatto di un’attività semplice. Le capacità da tirar fuori sono molte, in particolar modo legate all’espressività e la comunicatività. Ecco perché, quando più bambini sono riuniti, ad esempio durante un compleanno, è sempre interessante proporre il gioco dei mimi, per unire al divertimento uno stimolo intellettuale, letteralmente, senza tempo. Mi raccomando, non dimenticate di filmare lo spettacolo!